Sogno di una sera d’autunno. Così i frutti della terra diventano decori - Gianni Cortese Floral Designer

Sogno di una sera d’autunno. Così i frutti della terra diventano decori

Mercoledì, 21 Ottobre 2020 - Sei nella categoria: Notizie

A Casino Lenza gli ortaggi di stagione sono diventati un originale allestimento per un matrimonio rustico e molto chic.


Sogno di una sera d’autunno. Così i frutti della terra diventano decori

Con l’autunno la Natura scalda i colori e li accende dei toni più fascinosi, regalando preziosi frutti della terra che possono diventare originali complementi decorativi. Così è stato per il matrimonio organizzato a Casino Lenza, in cui il focus dell’allestimento è stato proprio il tema “ortaggi”, una prelibatezza non solo per il palato ma anche per gli occhi.

Tutti i colori della terra

L’idea, progettata insieme alla wedding planner Serena Liguori, è nata per vestire le nozze con un abito nuovo, in armonia con la stagione scelta per il “sì”. L’autunno offre una varietà naturale incredibile, che permette accostamenti cromatici avvolgenti e di grande impatto visivo. La zona del rito è stata allestita en plein air, nella parte superiore della location, su un delizioso prato all’inglese di un verde brillante. Il tavolo del celebrante, che ha accolto gli sposi per suggellare la loro unione, era sorvegliato da un arco intagliato in legno di castagno, avvolto da morbidi giri di juta, che ha creato un suggestivo effetto “cornice” al cui centro spiccavano le figure degli sposi, incastonati tra il cielo e le colline del panorama. Ho imbandito il piano con grappoli di ortaggi: cavolo cappuccio, gambi di sedano, carote, zucche, porri e cipolle, come fossero ricchi doni portati dalla Natura stessa per benedire l’amore, sistemati in contenitori di legno artigianali, realizzati a San Giorgio Morgeto, accostati a ceste in salice lavorate a mano. A fare da portafedi, un cavolfiore bianco su cui ho appuntato tra le bacche rosse gli anelli. Anche il bouquet della sposa, di anemoni e foglie di verza, sprigionava tutta l’essenza della stagione.

Una cena “intimate” nell’abbraccio del legno

Per la cena, trattandosi di un matrimonio “intimate”, ho preferito allestire un unico tavolo da 24 posti, di larice grezzo a vista, con gambe di metallo effetto ruggine. Per la mise en place ho scelto delle fette di legno direttamente appoggiate sul piano, a fare da sottopiatti, tovaglioli in cotone di fantasia vichy in crema e beige, en pendant con le cromie del tavolo, bicchieri in stile vecchio oste, e per segnaposti della marmellatine mignon con i coperchi rivestiti di tessuto a quadretti. Per “accendere” la zona del ricevimento ho puntato molto sull’illuminazione. In sospensione sul tavolo della cena, brillavano 70 lampadine retro Edison giant a bulbo, con paralumi di metallo ondulato, a sottolineare ancora di più un effetto rustico, che hanno bagnato di calore un momento perfetto, da incorniciare come una foto ricordo perfetta.

credits: cfweb, chetesta, Casino Lenza, gisko

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